Tutti a bordo per un sorso di grog

Immaginate di far parte dell’equipaggio di una nave che nel 1.700 solca le onde del mare per mesi e mesi, senza mai attraccare in porto. Avreste bisogno di riserve di cibo e, ancora più importante, di tantissimi barili di acqua da bere.

È in una situazione proprio simile a questa che è nata una mitica bevanda: il grog.

La sua origine deriva da un’esigenza di ordine pratico, legata alla conservazione dell’acqua che anche dopo breve tempo a bordo, sviluppava alghe e diventava imbevibile. La soluzione che pirati e naviganti trovarono, fu quella di correggere l’acqua dolce con birra o vino per renderla un poco più gradevole al palato oltre che a limitare la diffusione di batteri. Questa bevanda aveva il vantaggio di ridurre il consumo di alcol a bordo, essendo in questo modo diluito in acqua, che veniva distribuito due volte al giorno, salvo occasioni speciali.

Esistono numerose varianti di preparazione del grog, ma la ricetta originaria prevede di far bollire l’acqua e aggiungere una parte di rum, zucchero e limone o lime. L’inserimento di questi ingredienti permetteva ai marinai di contrastare la carenza di vitamina C data dalla loro alimentazione, che spesso sfociava in scorbuto (malattia causata dalla carenza di Vitamina C).
Nel tempo questa bevanda ha cambiato più volte le sue componenti, o meglio è diventata la base per tante ricette.

Fu il dottor Jean Valnet, specialista nel campo della farmaceutica vegetale del ‘900, a studiare il miele e le proprietà di piante e a creare una sorta di medicina alla portata di tutti, eccellente contro gli attacchi del freddo, solo in parte simile a quella stessa utilizzata dai pirati lungo tragitti internazionali.

Nel suo libro Guarire con le piante riporta la ricetta di un grog realizzato con mezzo limone e 1 cucchiaino di miele in un bicchiere di acqua calda, un pezzetto di scorza di cannella, 1 chiodo di garofano. Non si tratta di un vero e proprio grog, ma è un ottimo esempio dell’uso del miele a scopi medici. Che avventure incredibili ha vissuto il nostro miele!

Ti potrebbero interessare...

Un antibiotico naturale

Golosi fin dal mesolitico